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sabato 8 marzo 2014

Malibran live in U.S.A.


Siamo partiti dall’aeroporto di Catania ai primi di ottobre 2000: lì trovo Carmen Consoli, che va a suonare a Bari: ci conosciamo da anni, e la riprendo con la telecamera, facendole una finta intervista scherzosa. Lei, come sempre, mi chiama “Scaravilli”…poi la lascio a farsi un po’ di foto con un nugolo di ragazzine…C’è anche un mio ex compagno di banco del Liceo che parte per il viaggio di nozze! Tra andata e ritorno, per suonare negli States, dobbiamo prendere 6 voli (Catania-Roma-Newark-Raleigh, e poi Raleigh-Newark-Milano-Catania): ma è bello attraversare l’Atlantico per andare a suonare la propria musica, pagati! Jerry porta con sé moglie e figlia di 7 mesi (così, in effetti, non abbiamo un aspetto molto Rock…). Lui e Angelo sono gli unici a partire con i propri strumenti personali, mentre io e gli altri utilizzeremo quelli che troveremo in America. Per arrivarci voliamo per 9 ore sull’Oceano. Quando arriviamo fa un gran caldo, e quelli del ProgDay Festival vengono a prenderci e a trasferirci in hotel. Il palco è collocato in un prato verde, con una tettoia di tipo Chiesa: la location si chiama “Storybook Farm”, ed è a Chapel Hill. La gente, proveniente da vari Stati, ascolta i gruppi che si alternano, provenienti da varie parti del Mondo (anche dall’India, o dalla Svezia…); oppure passeggiano sull’erba, o comprano qualche CD negli stand sparsi qua e là…alcuni ci conoscono e ci chiedono un autografo. Noi ci sdraiamo sul prato, chiacchierando con Leonardo Pavcovich, che 2 anni dopo porterà la PFM in Giappone (comparirà anche sul loro DVD, e verrà ringraziato al microfono da Franz Di Cioccio). C’è un bel sole, ma per il giorno dopo (quando toccherà a noi) è previsto un peggioramento: gli organizzatori chiedono a tutte le band se preferiranno suonare in un luogo chiuso, ma tutti rispondono di no. Il giorno dopo, in effetti, il clima è completamente cambiato…dall’estate all’inverno in 24 ore! Freddo, giubbotti, cappucci in testa e cioccolate calde…Noi dovremmo suonare alla fine, come gruppo “clou”, ma saliamo sul palco come penultimi. In ogni caso si svolge tutto di giorno, prima che faccia buio. Proprio questa edizione del festival non viene registrata dal mixer, ma ci regaleranno comunque dei cd del nostro show che sembrano dischi ufficiali, anche se non di qualità audio altrettanto buona. Senza la nostra strumentazione non abbiamo un gran suono, e fa talmente freddo che il basso si scorda spesso; mentre io, dopo qualche pezzo, mi vedo costretto ad indossare il giubbotto che avevo con me… Mentre suoniamo, tramite l’amico Alfredo (partito con noi) vendiamo tutti i CD che ci eravamo portati dietro. Io, naturalmente, devo anche parlare in inglese al microfono, improvvisando sul momento, presentando i brani, il gruppo, e ringraziando per gli applausi. Il giorno dopo andiamo a New York, questa volta in veste di semplici turisti: saliamo in cima all’Empire State Building, entriamo nelle Twin Towers e vediamo più a distanza la Statua della Libertà, il Madison Square Garden ed il Radio City Music Hall. Per pura coincidenza incontriamo i Mary Newsletter, l’unico gruppo italiano presente al festival oltre noi. E anche (ci eravamo divisi) Alessio ed Alfredo al Central Park (!). Un tassista sudamericano (anche lui musicista) ci porta in giro, e riesco a comunicare con lui utilizzando un mix tra inglese e…il messicano dei fumetti di Tex Willer! Il tipo si dimostra una grande persona: dopo che ci ha lasciati all’aereoporto, mentre il nostro volo per il rientro a casa sta per partire, Jerry si accorge di aver dimenticato la sua chitarra sul taxi (!). Ma il tassista, invece di tenerselo, appena si accorge di avere ancora con sé lo strumento, fa il giro dell’aereoporto e riesce a raggiungere Jerry, che correva di qua e di là,  cercando disperatamente di contattarlo (ci aveva lasciato il numero). Alla fine l’abbraccio fra i due è quasi commovente!  

Giuseppe Scaravilli, 2015













01 - The Whistler (Jethro Tull)
02 - Again (Peter Hammil)
03 - For Absent Friends (Genesis)
04 - No Time To Love (Traffic)
05 - Pibroch (Jethro Tull)
06 - Bron Yr Aur (Led Zeppelin)
07 - Dusk (Genesis)
08 - Last Frame (Van Der Graaf Generator)
09 - If I Could (Peter Hammil)
10 - Lord Is It Mine (Supertramp)
11 - One White Duck (Jethro Tull)
12 - Owed To G (Deep Purple)
13 - Rock And Role (Peter Hammil)
14 - She's Gone (Black Sabbath)
15 - The Rain Song (Led Zeppelin)
16 - The Withc's Promise (Jethro Tull)
17 - Vandergraphy (Van Der Graaf Generator)

Line-up:
Giuseppe Scaravilli - vocals,acoustic & electric guitar,flute,
electric bass,keyboards,percussion and effects

Link -  http://www65.zippyshare.com/v/22037106/file.html


LE PORTE DEL SILENZIO review:

After the excellency of ''The wood of tales'',MALIBRAN had to go on to produce another monumental release.The previous album successed many good critics and the band begun performing all around Italy,some of their dates included also the biggest Italian Rock festivals.With lot of time to work on their music, MALIBRAN enter 1993 wih a brand new album,''Le porte del silenzio'', released again on Pegasus Records,re-issued on CD at the end of the 90's by the Brazilian label Rock Symphony.
Nothing has changed,compared to their 1990 debut, regarding both the line-up and music style.Vintage influences and symphonic keyboards along with melodic and sometimes heavier guitar parts travel the listener to 70's Italy and its prog rock romanticism.The band sounds closer than ever to NUOVA ERA with keyboardist Benny Torrisi having an even more energetic role.Unforunately the first two tracks are sung in English and, though the musicianship is fantastic with tons of symph keys, driving flutes, distinctive guitars and complex arrangements but a surprisingly rather dark atmosphere, the magic produced by the Italian lyrics is not there.The follower ''Libero'' has a more simple form than the English tracks,guide by the nice synths,beautiful organ and strong voice of Giussepe Scaravilli,a track which reminds me of NUOVA ERA more than anything.

The short instrumental ''Nel labirinto'' is actually bassist's Angelo Messina personal moment,while the album closes with the great epic ''Le porte del silenzio'',clocking at 27 minutes.Though MALIBRAN borrow some lines of the opener at the first moments of the track,soon it transforms into a symphonic opus with numerous magnificent changing moods and tempos.Thrilling and lovely flute work by Giancardo Cutulli, which will leave you wanting for more,Torrissi makes the moog synthesizer outburst plenty of spacey yet melodic lines and his piano work is a tribute to classical music,while even guitarist Jerry Litrico borrows some influences from classical inspiration for his own instrument.Musically the album is a stand out with a lot of space for some instrumental symphonic rock of the best quality,while Scaravilli performs quite well behind the microphone,though vocals were never MALIBRAN's strong point.

Among the best releases of traditional Italian symphonic rock,created the time of the return of the Italian prog scene during the 90's,and definitely essential for any prog collection!



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LE PORTE DEL SILENZIO
MMP531(MELLOW
デジタル・リマスター、ライヴ音源3曲をボーナス・トラック収録。
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伊シンフォ新鋭グループ、93年作2nd、フルートとサックスをフィーチャーしたドラマティックな名作
シチリア島出身、90年にデビューしたイタリアン・プログレ・グループ。93年作2nd。サックス/フルート奏者が在籍しているのが特徴で、時にたおやかにリリカルにメロディをつむぎ、時に軽やかに躍動するフルートが魅力的。サックスもこなす二刀流で、ここぞではサックスの流れるようなソロで楽曲を彩ります。スティーヴ・ハケット譲りの繊細なタッチでメロディを紡いでいくギターや幻想的にたなびくキーボードなど、アンサンブルは全体的にジェネシスからの影響が強いですが、どこか中世的なロマンが香ってくるような荘厳さやクラシカルなピアノによる格調高さや気品はいかにもイタリア的。バタバタと手数多く疾走するリズム隊もイタリアならではの性急さたっぷり。BIGLIETTO PER L'INFERNOあたりの70年代イタリアン・ロックが好きならグッとくるでしょう。FINISTERREと並ぶ90年代のイタリアン・ロックの名作です。デジタル・リマスター、ライヴ音源3曲をボーナス・トラック収録。
2190円 (税込2365)
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La surreale traduzione automatica del pc a questa recensione giapponese della recente ristampa del nostro secondo disco:
Italia Symphorien gruppo di stato-of-the-art, capolavoro drammatico con '93 secondo lavoro, il flauto e sax Sicilia-nato, italiano gruppo rock progressivo che ha debuttato nel '90. '93 Secondo lavoro. Si caratterizza per il sassofonista / flauto è iscritto, la filatura la melodia a volte grazioso in lirica, flauto attraente a volte leggermente dinamismo. Sachs anche Konasu Doppia Arma, qui ogni adorna l'assolo musicale, come scorre Sachs a. Come la chitarra e fantastico per la tastiera sentiero per andare filate melodia e tocco delicato di Steve Hackett eredità, ma l'insieme è una forte influenza del generale Genesis, da qualche parte come romanzo medievale venire Ko ~ tsu magnifico altezza ed eleganza è davvero maniera italiana dalla maestosità e pianoforte classico. Rumorosamente e le mani numerosi accelerando il ritmo anche l'Italia fretta unica di abbondanza. Rock italiano del Biglietto per l'70 per INFERNO è sarà disponibile con uno strattone, se volete. Questo è il ''90 capolavoro del rock italiano, insieme a Finisterre. Rimasterizzato in digitale, bonus tracks registrate dal vivo registrare tre canzoni.


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